In questo articolo approfondiremo il tema delle quote nel Betting Exchange. Spiegheremo il loro significato e come funzionano.
Partiamo subito con un esempio concreto applicato ad una partita di Premier League in programma oggi come da immagine sottostante:
Come vedete dall’immagine, la partita selezionata è Norwich vs Tottenham. L’immagine è presa dalla parte centrale del sito di Betfair una volta cliccato sulla partita desiderata. Si tratta quindi della schermata centrale. Sulla sinistra potete vedere tutti i mercati disponibili per questo match. Mentre al centro, in alto, ci sono le quote in modalità punta e banca per il mercato “Esito Finale”. Come potete vedere dall’immagine, sulla sinistra ci sono le quote in modalità Punta (le 3 colonne a sinistra) di cui le quote migliori per i 3 segni sono evidenziate in blu, mentre a destra ci sono le quote in modalità banca (le 3 colonne a destra) di cui le quote migliori sono evidenziate in rosa. Come vedete le quote in modalità banca sono sempre superiori alle quote in modalità punta. Questa situazione sarà sempre presente, altrimenti ci sarebbero delle opportunità immediate di arbitraggio, ossia di ottenere dei profitti istantanei e CERTI puntando a quote maggiori e subito dopo bancando a quote minori (o viceversa). Come si può notare, inoltre, le quote in modalità punta e in modalità banca sono ben allineate, ossia sono molto vicine: 4.8 vs 4.9 per il Norwich, 1.75 vs 1.76 per il Tottenham e 4.3 vs 4.5 per il pareggio. In particolare lo spread (ossia la variazione di Tick tra le quote in modalità punta ed in modalità banca) è molto basso e quindi ottimale: sono al minimo per le quote relative alla vittoria del Tottenham e per le quote relative alla vittoria del Norwich e sono molto vicine anche le quote relative al pareggio (anche se non minime: in quel caso sarebbe stato (4.4 vs 4.5 oppure 4.3 vs 4.4).
Che cosa sono quindi le quote? Le quote non sono altro che quei valori numerici con i quali verranno moltiplicati gli stakes, ovvero i soldi che deciderete di impiegare in una scommessa, al fine di calcolare gli eventuali profitti potenziali nel caso in cui si stia facendo una scommessa in modalità punta, oppure al fine di calcolare la responsabilità nel caso in cui si stia facendo una scommessa in modalità banca. Quindi ad esempio se vogliamo calcolare il profitto potenziale che potremmo ottenere puntando 10 EUR sulla vittoria del Tottenham dobbiamo fare il seguente calcolo: (10 EUR * 1.75) – 10 EUR = 7.5 EUR. Ovvero dobbiamo moltiplicare lo stake per la quota relativa alla vittoria del Tottenham e poi sottrarre lo stake iniziale. 7.5 EUR rappresenta quindi il profitto potenziale LORDO (poiché occorrerà togliere le commissioni di Betfair che in Italia sono pari al 5%) in caso di vincita effettiva del Tottenham. Analogamente se vogliamo calcolare il profitto potenziale che otterremmo in caso di vittoria del Norwich, dobbiamo fare il seguente calcolo: (10 EUR *4.8) – 10 EUR = 38 EUR. Quindi 38 EUR è il profitto potenziale LORODO in caso di effettiva vincita del Norwich. Parallelamente, se vogliamo calcolare la responsabilità potenziale che avremmo bancando il Tottenham, dovremmo fare il seguente calcolo: (10 EUR *1.76) – 10 EUR = 7.6 EUR. In questo caso 7.6 EUR rappresenta la responsabilità che dovremmo sostenere in caso di bancata del Tottenham (e non si parla di responsabilità lorda o netto, ma si tratta di responsabilità netta che effettivamente verrà sottratta dal nostro bankroll in caso di perdita del trade). Ovvero se banchiamo il Tottenham a quota 1.76, rischiamo di perdere al massimo (se non facciamo nessun’altra operazione di trading) 7.6 EUR nel caso in cui il Tottenham NON vinca la partita. Ciò a fronte di un guadagno potenziale LORDO (poiché occorrerà togliere le commissioni di Betfair) di 10 EUR in caso di vincita della bancata, ossia in caso di NON vincita del Tottenham. Questi 10 EUR sono lo stake utilizzato per la bancata. Analogamente se bancassimo il Norwich con una stake di 10 EUR, la nostra responsabilità sarebbe la seguente: (10 EUR *4.9) – 10 EUR = 39 EUR. Ossia rischieremmo al massimo 39 EUR in caso di vincita del Norwich, a fronte di un potenziale profitto LORDO (al lordo delle commissioni di Betfair) di 10 EUR, in caso di vincita della bancata.
Viste da un’altra prospettiva, le quote indicano la PROBABILITA’ che un determinato evento si verifichi in base alla seguente formula matematica: Probabilità dell’evento = (1 / Quota) *100. Quindi andando a calcolare le probabilità, nella versione punta, dei diversi esiti nel match Norwich vs Tottenham avremmo i seguenti risultati:
- Vittoria Norwich -> (1 / 4.8) *100 = 20.83%
- Vittoria Tottenham -> (1/1.75) *100 = 57.14%
- Pareggio -> (1/4.3) *100 = 23.26%
Come potete agevolmente comprendere, in base alle quote in modalità punta proposte da Betfair nel momento in cui abbiamo “catturato” l’immagine (poiché le quote si muovono costantemente sia pre-match sia, in modo molto più accentuato, in modalità LIVE), c’è una probabilità del 20.83% che il Norwich vinca il match, una probabilità del 57.14% che il Tottenham vinca il match e una probabilità del 23.26% che il match finisca in pareggio.
Come avrete notare c’è una relazione inversa tra la quota e la relativa probabilità che l’evento si verifichi: maggiore è la quota, minore è la probabilità che l’evento si verifichi e conseguentemente maggiore è il rischio di perdita e maggiore è il relativo rendimento potenziale. Viceversa, minore è la quota e maggiore è la probabilità che l’evento si verifichi e di conseguenza minore è il rischio di perdita e il relativo rendimento potenziale.
Di seguito trovare una tabella che evidenzia proprio la relazione inversa tra le quote e le relative probabilità (associate) che l’evento si verifichi:
Quota | Probabilità in % |
1 | 100% |
1.01 | 99% |
1.2 | 83% |
1.5 | 67% |
2 | 50% |
2.5 | 40% |
3 | 33% |
5 | 20% |
10 | 10% |
30 | 3% |
20 | 5% |
50 | 2% |
100 | 1% |
1000 | 0.1% |
Come potete vedere dall’immagine sovrastante, la CERTEZZA dell’evento vi è solo con quota 1 che non esiste nel betting (la quota minima che può essere proposta è la quota 1.01). Alla quota 1.01 ci sarà una probabilità del 99% e poi via via che le quote aumentano, le probabilità diminuiscono. Interessante notare come la probabilità del 50% che un evento si realizzi corrisponde alla quota 2. A quota 100 la probabilità di realizzazione dell’evento è soltanto dell’1%.
Concludiamo questo articolo sottolineando il principio generale del Betting Exchange di puntare a quote alte e di bancare a quote basse per essere profittevoli nel lungo termine. Tale principio deve essere tenuto sempre a mente, ma deve essere declinato nella pratica. E molto spesso si deve tradurre nella tendenza a puntare a quote leggermente più alte della media delle quote a cui si banca e viceversa. Il concetto di probabilità legato alle quote non deve portare il trader a focalizzarsi esclusivamente a puntare quote basse perché altamente probabili e a bancare quote alte perché altamente improbabili perché ragionando solo ed esclusivamente in base alla probabilità che un evento si verifichi, e quindi ragionando solo ed esclusivamente in base alle quote, può incorrere in gravi perdite. Quindi le quote sono importanti e ci danno un’indicazione importante di come i bookmakers prevedono il match, ma alla base dell’operatività ci deve sempre essere un pronostico del match sui cui si fa trading.